Il prestigioso premio “per libri di montagna, alpinismo, esplorazione, ecologia, artigianato di tradizione e sulla civiltà veneta”, dedicato alla figura e l’opera di Giuseppe Mazzotti, scrittore, alpinista, gastronomo, salvatore delle ville venete, per lunghi anni consigliere del Touring Club italiano, nella precedente edizione ha visto in gara le sezioni “Montagna”, “Esplorazione – viaggi” e “Finestra sulle Venezie”, mentre quest’anno sarà la volta della seconda terna, “Alpinismo: imprese, vicende storiche, biografie e guide”, “Ecologia e paesaggio”, “Artigianato di tradizione”.
La novità è costituita da quest’ultimo ambito, l’alpinismo, a cui si è deciso di dare specifica collocazione nel concorso con una sezione ad hoc. Negli anni infatti, tale settore si è imposto con opere di notevole pregio e valore, tanto da spingere l’organizzazione del Premio a dedicarvi un riconoscimento esclusivo.
Aria di rinnovamento anche tra le fila della Giuria del Premio GAMBRINUS “Giuseppe Mazzotti” che, se da un lato vede l’abbandono, dovuto ai numerosi impegni professionali, di due grandi nomi del giornalismo, Ferruccio De Bortoli e Paolo Rumiz, dall’altro guadagna tuttavia due personalità di alto calibro come Giuseppe De Rita, presidente dell’istituto di ricerca socioeconomica italiana (CENSIS), e Valerio Massimo Manfredi, noto professore, archeologo e scrittore.
La Giuria avrà il compito di individuare un vincitore per ciascuna delle tre sezioni in gara, a ciascuno dei quali verrà assegnato un premio di tremila euro